Smart Working
in Action

Un lavoro più efficiente, sostenibile e resiliente.
Organizzato da chi lo applica da oltre 20 anni.

ACTION NETWORK, il precursore dello Smart Working

Tutte le aziende e tutti i player di Business & Technology Consulting negli ultimi due anni sono saliti un po’ frettolosamente, ed a volte anche disordinatamente ed ansiosamente, sul treno dello SMART WORKING.

È quindi opportuno ricordare in questa circostanza che Action Network è un vero e proprio precursore nella progettazione e realizzazione di un modello organizzativo basato fortemente sul lavoro “a distanza”, adottato per la prima volta nel lontano 2002.

Si trattava allora di fare lavorare assieme in modo sistematico 8 società, con complessive 44 risorse umane, sparse nella vasta area geografica del Nord Italia, con la necessità vitale di minimizzare tempi e costi di comunicazione e condivisione, con particolare riferimento al problema molto critico delle trasferte delle risorse umane, sia tra le varie sedi (i team di lavoro erano spesso ed ovviamente multi-societari, come anche oggi), sia nei confronti del cliente finale.

Allora gli strumenti tecnologici erano davvero agli albori. Si poteva contare di fatto solo sulla posta elettronica, sui primi siti vetrina web e sui sistemi cosiddetti di “produttività individuale”. Le conference & video call erano ancora fantascienza, i telefonini avevano solo gli sms. Il successo dell’operazione era quindi basato quasi esclusivamente su variabili organizzative.

In primo luogo, l’empowerment delle risorse umane, che dovevano essere educate a comportarsi ed atteggiarsi come “professional”, nel senso più alto del termine, con autocontrollo completo della efficacia ed efficienza operativa.

In secondo luogo, un sistema di pianificazione e controllo fondamentalmente votato alla misurazione della quantità e qualità dell’”output” di processo, individuale e collettivo, di gran lunga la principale determinante del sistema premiante.

In terzo luogo, procedure operative ben strutturate e rigorosamente rispettate.

In un modello organizzativo del genere è stato facile introdurre subito e senza traumi le innovazioni tecnologiche che mano a mano si rendevano disponibili. E come Business Consultant abbiamo spesso suggerito ai nostri clienti l’adozione di modelli simili, laddove opportuno, ma con scarso successo, per non dire “nullo”. La popolazione dei nostri clienti, composta prevalentemente da PMI, ha sempre dimostrato uno spirito “conservativo” nei confronti della gestione del personale, sopravvalutando il valore del cosiddetto “controllo a vista”, che in realtà appaga soltanto i bisogni “psicologici” della Direzione Aziendale.

Ma la pandemia Covid19 ha improvvisamente e drammaticamente evidenziato in molti contesti aziendali l’importanza (e talvolta l’imprescindibilità) del lavoro a distanza per gli “information workers”. E quando ci sono simili sconvolgimenti, come sempre si aprono crepe e crisi nelle organizzazioni “conservatrici”, che vivono della fragile rassicurazione dei successi del passato. E nel contempo, si aprono opportunità strategiche ed operative per chi riesce a trasformare la propria visione del business, in tutte le sue sfaccettature.

La nuova parola d’ordine è innovazione, resilienza e sostenibilità.

Noi l’abbiamo sperimentata per 20 anni, in primis sulla nostra “pelle”. E siamo pronti a trasferire il know-how sviluppato a chi intende adattarsi senza indugi al nuovo scenario economico. Poco potrà essere di nuovo “come prima”.

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